La notte di venerdì 13

Il giardino dell’ospedale era sprofondato nel buio notturno e si era alzata una fitta nebbia lattiginosa che odorava di acqua e inzuppava le scarpe. Il vialetto di ghiaia bianca balenava nel buio e conduceva, dopo alcune svolte tortuose, come a volerla pietosamente nascondere, alla camera mortuaria. Il portone era sprangato, per tener fuori o tener...